Shakespeare sotto il cielo di Roma: un indimenticabile Macbeth

Shakespeare è stato uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi, tanto da essere oggetto di studio nelle scuole e, con lui, anche le sue opere.

Nonostante Macbeth sia la sua tragedia più breve, è uno dei lavori più conosciuti dello scrittore, al pari di Romeo e Giulietta e Sogno di una notte di mezza estate.

A scuola si studiano la trama, i personaggi, i temi, l’ambientazione. Alla fine possiamo dire di conoscerlo. Non possiamo dire però di sentirlo. Sentirlo nel senso di avere coscienza di ciò che accade a causa di un’illusione e di essere in grado di capire la follia di una mente distrutta dalle proprie fragilità. E di averne anche il coraggio.

Al “Silvano Toti Globe Theatre“, il 29 settembre, tutto ciò è stato possibile e le capacità degli attori sono state ovviamente un elemento fondamentale per far sì che tutto questo potesse avvenire. La recitazione coinvolgente ed entusiasmante degli attori ha fatto sì che non fossimo solo spettatori di una tragedia. La follia, il dolore, il tradimento, la colpa: tutti i sentimenti erano così veri negli occhi, nelle parole e nei gesti degli attori che li abbiamo vissuti tutti, dal primo all’ultimo, con emozione e partecipazione.

La Lady Macbeth di Melania Giglio è stata straordinaria. Ogni espressione, ogni gesto e ogni frase pronunciata erano cariche di sentimenti, a volte contrastanti, che mostravano chiaramente l’ambiguità e la tragicità del personaggio, rese ancora più evidenti nella scena di sonnambulismo. Lì è stato difficile dire se le parole pronunciate da Lady Macbeth siano state davvero di pentimento o se siano state solamente lo specchio della sua contraddizione e della sua anima contorta. Nonostante ciò l’attrice è riuscita perfettamente a caratterizzare il personaggio e a catalizzare completamente la nostra attenzione.

Anche l’interpretazione del Macbeth di Giacinto Palmarini è stata meravigliosa e del tutto riuscita. Dapprima è stato l’immagine perfetta del virile e valoroso guerriero, leale nei confronti del suo re. In seguito, nel momento del confronto sulle profezie con Lady Macbeth e nella scena dell’uccisione di Duncan, la personificazione del dubbio e della colpa.

La manifestazione della follia è stata solo l’apice della sua rappresentazione, il momento in cui il suo rimorso è diventato per lui reale, incarnandosi nel fantasma del suo amico Banquo.
Poi c’è stato Mcduff, interpretato da Gianluigi Fogacci, la cui indignazione per il tradimento di Macbeth è stata forte, così come il dolore per la morte dei suoi familiari.
Silvia Pietta, Francesca Mária e Giulia Galiani hanno poi messo in scena la rappresentazione delle tre streghe in maniera eccezionale. Sono state coinvolgenti, potenti nei gesti e nelle parole e inquietanti quando ce n’è stato bisogno.

Tutti gli attori della Politeama Srl sono stati fantastici nella rappresentazione dei loro personaggi ed è stato davvero splendido aver potuto assistere allo spettacolo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.