Lo strano rapporto fra l’italiano e la politica

Il 19 gennaio 2017 uscì nelle sale cinematografiche italiane il film di Ficarra e Picone “L’ora legale”. In un paese immaginario della Sicilia, Pietrammare, si stanno per svolgere le elezioni per il nuovo sindaco della città. Fino a quel momento il paese era stato guidato da politici corrotti e opportunisti, ma il nuovo candidato sindaco è deciso a cambiare la cittadina, regolarizzando tutto ciò che è contro la legge. Appena eletto, inizia a realizzare tutti i suoi buoni propositi, che spaziano dalla rimozione dei rifiuti dalle strade alla demolizione di tutte le case costruite abusivamente, dall’introduzione della raccolta differenziata alla chiusura di un’enorme fabbrica che inquinava il mare siciliano, fino, semplicemente, ad esigere il pagamento delle tasse e delle bollette. Naturalmente queste iniziative non vengono ben viste dalla popolazione, che prima, sotto il governo di un mafioso, gridava al cambiamento, ma che, una volta ottenuto, vuole che si ritorni alla “normalità” italiana. Alla fine il povero sindaco, prima acclamato dal popolo, è costretto, a seguito di minacce, a dimettersi dal suo incarico.

 

Questa la trama della commedia, ma sembra anche la rappresentazione della società in Italia, dominata dalla corruzione politica e dalla finta innocenza popolare; entrambi gli argomenti sono chiari nel film e, a suon di battute, ben trattati.

L’atteggiamento preferito degli italiani è lamentarsi: siamo bravissimi a lamentarci di tutto, dallo sport alla scuola, ma soprattutto ci piace parlar male della politica. “Siamo in un paese di corrotti”, “Se ci fossi io lì, sarebbe tutto diverso”, “Ma io sono un cittadino onesto, ogni tanto non pago le tasse, è vero, ma solo per non far mangiare i politici!”: queste ed altre simili espressioni capita di sentire per le strade o nei bar. Eppure, qui in Italia, non cambia mai niente. Non si fa altro che invocare il cambiamento, l’onestà,la giustizia… Ma in effetti si è mai visto un politico onesto in Italia? Sono due le possibilità: o si dimettono, come accade nel film, o, una volta eletti, si trasformano. Il popolo ha cominciato a credere- e c’è stato chi glielo ha la sciato credere- che tutti sono uguali, tutti rubano alla stessa maniera.

E’ facile dire “Io voglio il politico onesto”, ma più difficile è esserlo anche da comuni cittadini: se parcheggio in doppia fila, ma solo per due minuti, il tempo di compare un pezzo di pane, si chiude un occhio; se butto un sacco della spazzatura per strada, ma solo perché non riesco a fare la raccolta differenziata, si chiude un occhio; se non pago le tasse, ma solo questo mese, tanto non servono a niente, si chiude un occhio; se parcheggio in un posto per disabili, ma solo perché non ce ne era un altro, si chiude un occhio.

Dovremmo essere noi giovani “il cambiamento”, ma troppe volte ci si fa trasportare dall’opinione comune, e si finisce per non averne una propria. Siamo noi che dobbiamo costruire un mondo migliore, e anche se non ci sentiamo più rappresentati, impariamo a distinguer una promessa finta da un impegno vero: non abbocchiamo, sui social, alle foto contraffatte, alle notizie fasulle, ai titoli strillati, invece prendiamoci il tempo per informarci.

Naturalmente i politici hanno le loro colpe, questo non si mette in dubbio, ma, forse, e dico forse, anche noi ne abbiamo.

Fonti:
immagine in evidenza
Immagine film “L’ora legale”

2 commenti su “Lo strano rapporto fra l’italiano e la politica”

  1. stefano ha scritto:

    la comicità permette di dire cose scomode, comodamente…più difficile l’impegno sociale o la critica anche se costruttiva…non fa ridere e crea malumori…..a nessuno piace essere additato come parte integrante di un malcostume. Dovremmo ricordarci più spesso che due cose sbagliate non fanno mai una cosa giusta, ed evadere il fisco perché i politici tanto mangiano è solo un modo comodo per giustificare i propri interessi

    1. Lucrezia ha scritto:

      La regola delle due cose sbagliate che non fanno una giusta dovremmo tenerla a mente in ogni circostanza…

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