Nel corso della storia molte opere d’arte sono andate perdute per sempre. Alcune sono state distrutte da avvenimenti naturali o addirittura dal loro stesso autore; altre, invece, sono state rubate. Ancora oggi si trovano in luoghi nascosti al pubblico, accessibili solo a pochissimi. Chissà se verranno mai recuperate.
Molte di queste perdite si sono verificate soprattutto durante la Seconda Guerra Mondiale, quando le armate tedesche razziarono in modo sistematico dipinti, sculture e altri capolavori.
Si parla infatti del cosiddetto “Tesoro di Hitler”, la collezione segreta, che avrebbe conservato milioni di opere d’arte, per un valore di oltre 20 milioni di dollari. Una notizia che non è mai stata confermata e rimane tutt’ora avvolta nel mistero.
Molte di queste opere perdute, di artisti come Picasso, Raffaello, Matisse, Monet, sono state ricercate con estrema attenzione. È affascinante la storia dei Monuments Men, un gruppo di 350 persone (architetti, direttori di musei, archeologi, esperti di arti figurative, archivisti) che fecero parte del programma Monuments, Fine Arts and Archives, creato nel 1943 dal presidente americano Roosevelt per ritrovare le opere trafugate dai nazisti.
Dividendosi in gruppi per tutta Europa, i Monuments Men riuscirono a raggiungere chiese, castelli e conventi dove trovarono almeno duemila opere d’arte. Nella parte settentrionale della Westfalia venne ritrovato il tesoro di Carlo Magno e nella vicina Bernterod vennero prelevate le bare dei Re di Prussia, tra cui quella di Federico II il Grande (del quale Adolf Hitler si riteneva il continuatore).
Ma il clou della vicenda fu raggiunto in Austria dove, nella miniera di salgemma di Altaussee, i nazisti avevano raccolto ben 6500 quadri, statue, mobili, libri, monete e oggetti preziosi diversi.
Quando le casse furono aperte, i Monuments Men (siamo nel maggio 1945) quasi non credevano ai loro occhi: avevano ritrovato la Madonna con Bambino scolpita da Michelangelo, l’Astronomo di Jan e l’Agnello Mistico, dipinto da Jan van Eick.
Ancora oggi la ricerca di queste opere continua: l’anno scorso, a Lucca, i carabinieri hanno ritrovato la Madonna con bambino di Cima da Conegliano, la Trinità di Alessio Baldovinetti e una preziosa Circoncisione firmata da Jeronimus. Le opere sono state affidate alla Pinacoteca di Brera.
La novità più recente invece, è che il “Louvre” di Parigi ha allestito due sale con le opere sottratte dai tedeschi alle famiglie ebree, con l’obiettivo di rintracciarne i legittimi proprietari. La speranza è che tutte le opere possano tornare ai loro luoghi originari. Speranza che si estende anche a tutte quelle che non sono state ancora recuperate.