Alimentarsi bene, tra falsi miti e tempi frenetici

Non si può pensare bene, amare bene, dormire bene se non si è mangiato bene” . Questa frase di Virginia Woolf riesce a far comprendere come il cibo sia una componente fondamentale nella vita di tutti i giorni. Nutrirsi in modo corretto svolge un ruolo importante per il funzionamento del nostro organismo e per la nostra salute psicofisica. Questo aspetto, purtroppo, viene trascurato per differenti motivi, tra cui il poco tempo a disposizione, la disinformazione e la cultura di provenienza.

Sia studenti che lavoratori sostengono di non avere tempo per cucinare. Per questo si sentono costretti a mangiare velocemente, magari in un fast food, oppure ad acquistare alimenti preconfezionati o addirittura a saltare i pasti.

Fonte immagine: Fotorech, da Pixabay

Seguire un’alimentazione sana non è, in realtà, così difficile: bastano piccole accortezze per cambiare il proprio stile di vita. Quando si acquista un prodotto, non bisognerebbe soffermarsi solo sulla sua tabella nutrizionale, ma anche sui suoi ingredienti. Nell’adolescenza, il regime alimentare deve tener conto anche della fragilità psicologica dell’età, per evitare l’instaurarsi di disturbi alimentari.

La maggior parte dei nutrizionisti punta ad abbandonare il calcolo delle calorie, che non è né automatico né naturale, a favore di sistemi più intuitivi di composizione dei pasti. Però molti adolescenti credono di poter fare da sé e quindi non considerano i consigli alimentari che vengono offerti loro. A questo si aggiungono le difficoltà organizzative, perché i ragazzi di oggi consumano spesso pasti fuori casa.

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La fragilità dell’età, sommata alla fretta e alla difficoltà di incastrare impegni e pasti, potrebbe favorire lo sviluppo delle ossessioni nei confronti del cibo e aprire le porte ai disturbi dell’alimentazione. Una selettività nella scelta dei componenti dei pasti, la mania per i cibi biologici e il controllo dell’apporto nutrizionale sono segnali da esaminare con estrema attenzione, perché potrebbero nascondere un bisogno di controllo sul proprio corpo.

È bene sapere che uno stile di vita sano non è finalizzato soltanto alla prevenzione delle malattie o al mantenimento di un peso ideale, ma anche al rafforzamento della memoria e della concentrazione, al miglioramento dell’umore e alla diminuzione dello stress, come ci ricordava la frase iniziale di Virginia Woolf.

Siamo noi a decidere cosa sia meglio per noi; a determinare il nostro stato di salute nel tempo e dunque, la qualità della nostra vita. Dovremmo sempre ricordare che noi siamo il risultato di tanti fattori: le nostre esperienze, le nostre emozioni, i nostri sorrisi e le nostre paure. Siamo molto più di quello che vediamo allo specchio, o di un numero segnato su una bilancia.

Immagine di copertina: foto di TeroVesalainen, da Pixabay

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