Ladispoli, sono povere 3,4 famiglie su 100; oltre un giovane su quattro senza lavoro né formazione

Keti Lelo, Salvatore Monni, Federico Tomassi

Il prossimo 6 maggio Ladispoli compirà 50 anni come comune autonomo[1] e sebbene la sua storia sia ben più lunga, questa ricorrenza ci fornisce l’opportunità di riflettere su come Ladispoli è cambiata in questi anni e su cosa è oggi. Ladispoli, come la maggior parte dei comuni della prima cintura di Roma, è un comune giovane, e con i suoi 40,4 anni di età media è più giovane sia del capoluogo (44,5) che del resto della prima cintura (41,7). Il 32,4% della popolazione ha un’età inferiore ai 30 anni, e solo il 15,7% ne ha più di 65.

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Nel corso degli ultimi anni la città di Ladispoli, situata a soli 35 km da Roma, e ben collegata tramite l’Aurelia, l’autostrada Roma–Civitavecchia e la linea ferroviaria Roma-Pisa, ha subito una profonda trasformazione da centro turistico famoso per le sue sabbie ricche di ferro a zona ormai prevalentemente residenziale con un elevato livello di pendolarismo verso il capoluogo. Le abitazioni nate come seconde case sono oggi quasi tutte divenute prime case.

Con il 24% di territorio costruito e i suoi 14,4 abitanti per ettaro, la densità abitativa è più simile a Roma (20,2), piuttosto che ai comuni di prima cintura, in genere poco densamente popolati. Questi valori sono spiegati dalla presenza su un territorio relativamente piccolo (2.595 ettari) di una popolazione in costante crescita (passata dai 7252 abitanti del 1971 ai 41.604 del 2018) che la porta a essere oggi il diciassettesimo (su 120) comune della città metropolitana per numero di residenti.

Grafico 1. La popolazione a Ladispoli 1881- 2018

Fonte: ISTAT

Ladispoli è caratterizzata dalla forte presenza di residenti stranieri, appartenenti in particolare alla comunità rumena che conta 4580 persone. Nel 2019 Ladispoli con 7730 stranieri è il quarto comune della città metropolitana di Roma in valore assoluto e secondo solo a Fonte Nuova (18,9%) per incidenza sul totale dei residenti (18,6%).

Grafico 2. La popolazione straniera a Ladispoli, 2018

Fonte: Roma Capitale

Secondo i dati dell’agenzia delle entrate Ladispoli nel 2017 aveva un reddito medio annuo per contribuente di 18.293 euro, valore ben al di sotto di quello di Roma (26.529 euro), e più basso rispetto alla media della Città Metropolitana (19.567 euro).

Un basso valore di reddito che si accompagna anche a una bassa scolarizzazione terziaria. A Ladispoli i laureati sono appena il 10,8% della popolazione residente, un dato non solo molto inferiore al valore di Roma (23,3%) ma inferiore anche all’hinterland (11,9%). Le laureate sono l’11,6% a fronte del 10% di laureati. Ma sul mercato del lavoro, dove Ladispoli con il 47,6% di occupati è a metà strada tra i dati del capoluogo (48,1%) e dell’hinterland (46,3%), la distanza tra occupati uomini (57,6%) e occupate donne (38,4%) rimane incredibilmente alta con uno scarto di ben 19,2 punti percentuali. Un dato quest’ultimo che testimonia il tanto lavoro che rimane da fare sul fronte del superamento delle differenze di genere. Merita inoltre una riflessione la carenza dei servizi in un territorio comunale caratterizzato dalla presenza di numerose famiglie giovani con figli. A Ladispoli, infatti, esiste un solo asilo nido comunale.

Grafico 3. La numerosità dei nuclei familiari a Ladispoli e Roma, 2011

Fonte: ISTAT

Un altro dato che conferma come la distanza da Roma più che una distanza fisica sia una distanza sociale è la percentuale di famiglie con potenziale disagio economico. Con il suo 3,4% Ladispoli presenta un valore vicino ai record (circa 4%) di Ardea sul litorale sud, Velletri a sud-est e Fonte Nuova a nord-est, ma anche Nettuno e Anzio. Valori distanti sia da quelli dei quartieri centrali che della periferia storica del capoluogo, oltre che a quelli di alcuni piccoli comuni dell’hinterland dove il valore scende sotto al 2%. Un disagio confermato anche dall’elevato numero di NEET (Not in Education, Employment or Training) (26%), ossia i giovani di età compresa tra 15 e 29 anni che non lavorano, non studiano e non seguono corsi di formazione.

Interessante, infine, accanto a tanti dati quantitativi quanto emerso dall’analisi qualitativa di Nadia Di Venanzio laureata a Roma Tre con una tesi sullo sviluppo umano a Ladispoli, che nel suo lavoro osserva come i ladispolani intervistati pur manifestando una generale soddisfazione sulla qualità della vita a Ladispoli e mostrandosi ottimisti verso il futuro si dicono insoddisfatti relativamente all’offerta di servizi sanitari, culturali, di spazi verdi e di impianti sportivi. Insomma, dati e voci da ascoltare con attenzione da parte di chi ha responsabilità di policy.

Breve bibliografia di riferimento

Agenzia delle entrate (2020) “Redditi e principali variabili” https://www1.finanze.gov.it/finanze3/analisi_stat/v_4_0_0/contenuti/Redditi_e_principali_variabili_IRPEF_su_base_comunale_CSV_2017.zip

Città metropolitana di Roma Capitale – Roma Capitale, Rapporto statistico sull’area metropolitana romana, 2018. www.cittametropolitanaroma.it/homepage/elenco-siti-tematici/ufficio-statistica/pubblicazioni/rapporti-annuali-2

Di Venanzio, N. (2018) “L’economia della Felicità. Lo sviluppo umano nel comune di Ladispoli’ Tesi di Laurea, Scuola di Economia e Studi Aziendali, Università degli Studi Roma Tre

Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie, I dossier delle Città metropolitane – Roma, 2017. www.affariregionali.it/comunicazione/dossier-e-normativa/i-dossier-delle-citt%C3%a0-metropolitane

Istat – 8milaCensus. http://ottomilacensus.istat.it

Istat – Atlante statistico dei Comuni. http://asc.istat.it

Istat – Basi territoriali e variabili censuarie. www.istat.it/it/archivio/104317

Lelo, K., Monni, S, Tomassi, F. (2019) Le mappe della disuguaglianza. Una geografia sociale metropolitana. Donzelli Editore.


[1] Legge 6 Maggio 1970, n. 240, in materia di “Costituzione in comune autonomo della frazione di Ladispoli del comune di Cerveteri in provincia di Roma con la denominazione di Ladispoli. (GU n.117 del 12-5-1970)

Un commento su “Ladispoli, sono povere 3,4 famiglie su 100; oltre un giovane su quattro senza lavoro né formazione”

  1. Antonio ha scritto:

    Roma ha 5/6.000.000 di residenti con anello periferico che va da ostia pomezia albano a guidonia formello palidoro

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