Kamala Harris, la donna che combatte per i deboli

Il 7 Novembre 2020 Joe Biden viene eletto presidente degli Stati Uniti d’America. Ad affiancarlo la Vicepresidentessa Kamala Harris. Di origini gamaicane e indiane, è la prima donna a ricoprire questo incarico. Nasce in California, il 20 ottobre del 1964. Fin da piccola ha respirato diverse culture: suo padre, Donald Harris, di origini giamaicane, è stato docente di Economia presso l’università di Stanford. Sua madre Shyamala, di origini indiane, ha lavorato come ricercatrice in campo oncologico. Sia lei che la sorella venivano spesso portate alle manifestazioni ed educate all’importanza di rivendicare i propri diritti e la propria libertà. È proprio la madre ad istaurare in lei quella potente determinazione che le è servita a raggiungere tutti i suoi traguardi politici. “Mia madre era molto intenzionata a crescere mia sorella, Maya, e me come donne nere forti. Ha unito i suoi insegnamenti sul dovere civico e il coraggio, con le azioni”.

Kamala ha studiato alla Howard University e all’Hasting College of the Law di San Francisco. Una volta completati gli studi, inizia a lavorare come vice procuratore distrettuale della Contea di Alameda. Nel 2003 è la prima donna nera ad essere eletta procuratore distrettuale di San Francisco, ottenendo una seconda carica nel 2007. Nel 2011 è invece la prima donna a ricoprire il ruolo di procuratore generale della California, mantenendo la carica fino al 2017. Nel 2016 si candida alle elezioni per il Senato e a novembre dello stesso anno viene finalmente eletta. Nel gennaio del 2019 si candida per le primarie democratiche in vista delle presidenziali del 2020. Ma a dicembre ritira la sua candidatura per appoggiare Biden, che l’aveva più volte definita come “combattente senza paura per i più deboli, una dei migliori servitori pubblici del Paese”.

L’11 agosto 2020 Biden la nomina per la vicepresidenza. Prontissima a diventare vicepresidentessa, affronta il suo avversario Mike Pence in alcuni dibattiti politici. Sorprese in uno di questi, stroncando, con determinazione e rispetto, ogni tentativo del rivale di interromperla: “Mr. Vice President, I’m Speaking”.   Conquista tutto e tutti, per le sue esternazioni politiche, per la sua determinazione ed indipendenza e per i suoi sorprendenti outfit: abbandona i tacchi ed opta, invece, per delle comode sneakers, abbinate a una collana di perle, una combinazione stilistica risultata vincente.

Kamala Harris. Fonte: Wikipedia

Finalmente arriva la notizia della vittoria e i due candidati sono pronti a festeggiare. “Penso alle donne che hanno combattuto e sacrificato così tanto per l’uguaglianza, la libertà e la giustizia per tutti”. Kamala Harris festeggia la vittoria in bianco, come gli abiti che le suffragette hanno indossato 100 anni fa, il 26 agosto 1920, per ottenere il diritto al voto per le donne. La cerimonia si svolge sul palco del Chase Center: la coppia Biden-Harris, è la coppia vincitrice delle elezioni Americane del 2020. Il suo discorso ha risuonato in tutto il mondo.  “Sono la prima donna vicepresidente ma non sarò l’ultima. Questo è un paese delle opportunità. Ogni bambina che ci osserva deve vedere che questo è un Paese delle possibilità. Il nostro Paese ha dato loro un messaggio chiaro: sognate con ambizione”. La Harris sogna con ambizione, in un Paese delle possibilità. Si rivolge anche ad ogni giovane donna: ci incoraggia a sognare con ambizione come fa lei da sempre, ad andare avanti con convinzione e guardare al di là di come ci guardano gli altri. “Noi siamo qui per voi” conclude con queste parole, ma apre le porte di un nuovo futuro a tutte le donne. A tutte noi donne.

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