Cinema, le curiosità nate dietro le quinte

Colpi di scena, commozione e lacrime, ma anche romanticismo e risate. Il cinema ci regala davvero tante emozioni soprattutto grazie agli attori, che si dedicano completamente ai film in cui hanno deciso di recitare.

È sempre avvincente e allo stesso tempo divertente conoscere i retroscena di ciò che succede durante le riprese, le frenesie degli attori, dei registi, gli amori che possono nascere sul set, ma è altrettanto interessante capire le difficoltà dei ruoli e le richieste che questi artisti portano avanti ogni giorno. Spesso ciò che vediamo è soltanto la punta dell’iceberg. Tantissime sono le curiosità che non di rado frantumano le convinzioni dei telespettatori.

Tra i tanti film è inevitabile menzionare Rocky. Silvester Stallone ha inventato la figura di Rocky e l’ha interpretata talmente bene da dare vita ad una delle saghe più longeve della storia del cinema. E pensare che, all’inizio, non volevano nemmeno dare la parte a lui. In Rocky IV, l’attore ha chiesto al suo antagonista, interpretato da Dolph Lundgren di colpirlo realmente durante le scene sul ring. Questo causò molti traumi fisici all’attore e una corsa all’ospedale dopo un colpo preso all’addome.

E poi, come si fa a non parlare di Titanic? C’è sicuramente più di una ragione per cui Titanic ha conquistato 11 Oscar e appassionato molti spettatori l’anno della sua uscita nelle sale. La storia d’amore sul set ha creato un ottimo rapporto, che dura ancora oggi, tra Leonardo Di Caprio e Kate Winslet, ma il lavoro con il regista James Cameron è stato tutt’altro che facile. Le lunghe ore di riprese – circa 80 a settimana – e le immersioni nell’acqua gelata di un enorme piscina non hanno certo aiutato l’umore.

Ogni Natale è un poi un classico riguardare con gli amici e la famiglia Mamma ho perso l’aereo. Anche in questo film ci sono alcuni segreti ben nascosti che hanno caratterizzato la produzione. Uno di quelli più strani riguarda la scena in cui Joe Pesci afferra un dito dell’attore Macaulay Culkin e gli dà un morso. La scena doveva essere ovviamente mimata, ma Pesci morse sul serio il dito dell’attore, che riporta ancora una cicatrice ancora ben visibile.

Accanto a Mamma ho perso l’aereo, un best seller che non finisce mai di essere guardato e riguardato è Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato. Il film, interpretato da un superbo Gene Wilder, esce per la prima volta negli anni Settanta del secolo scorso, epoca in cui gli effetti speciali non equiparavano sicuramente quelli odierni, tanto che per assurdo il fiume di cioccolato era creato con cioccolato vero, mentre la tazzina a forma di fiore che l’attore doveva masticare era fatta di cera. Al termine delle riprese Wilder dovette sputare tutto.

E per finire, un’ultima curiosità sull’attrice Michelle Pfeiffer. L’attrice che meglio interpretò il personaggio iconico di Catwoman fu proprio lei. Recentemente l’attrice ha ricordato che prepararsi per quel ruolo a livello fisico fu massacrante. Dovevano infilarle il costume aiutandola con del borotalco e facendolo poi aderire alla pelle utilizzando la tecnica del sottovuoto. Il costume era talmente stretto che l’attrice ha rischiato più volte di svenire.

Tra effetti spettacolari, pathos, suspense e grandi emozioni, lo spettatore è sempre incline a cedere all’illusione, secondo quell’atteggiamento che Coleridge chiamava willing suspension of disbelief , la volontaria sospensione dell’incredulità. Gli occhi guardano il film con la consapevolezza che ciò che ci tiene legati allo schermo è pura finzione, eppure per noi diventa reale.

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