“No a proteste clandestine”: i rappresentanti d’Istituto contro lo striscione apparso al Liceo

“No ai metodi clandestini di protesta”. I rappresentanti d’Istituto del Liceo “Pertini” si dissociano da chi ha affisso uno striscione al cancello della scuola. Riportiamo integralmente la nota:

Cari Rappresentanti di classe,

vi sottoponiamo questa comunicazione, come rappresentanti degli studenti nel CDI, perché voi possiate farla Vostra e condividerla con gli studenti delle Vostre classi.

Noi, in quanto rappresentanti d’Istituto, ci siamo resi interpreti delle esigenze e dei bisogni degli studenti in questa fase di ripresa delle attività didattiche. Abbiamo condiviso lo spirito dell’iniziativa promossa a livello nazionale del giorno 11/01/2021 per dar voce a proposte e a suggerimenti che favorissero un rientro a scuola sicuro e più coerente con le nostre esigenze. 

Tutto questo lo abbiamo fatto nell’esercizio del nostro diritto di manifestare, ma sempre proponendo piattaforme di dialogo con la Scuola civili e collaborative.

Abbiamo promosso un’aula virtuale di confronto, dove abbiamo raccolto proposte, suggerimenti, fabbisogni, che abbiamo rappresentato ai professori, al CDI e alla Preside.

Abbiamo raccolto tutte le Vostre sollecitazioni a rappresentare le esigenze degli studenti, che abbiamo condiviso, con una dialettica garbata e nel rispetto dell’Istituzione scolastica, con il corpo docente e che abbiamo rese pubbliche.

Tutto ciò lo abbiamo fatto nel rispetto di regole di vita sociale e di modelli di organizzazione democratica, senza mai nasconderci, senza usare toni offensivi, senza mai mettere in discussione l’operato del corpo dirigente, con cui ogni giorno collaboriamo.

Per questo, vogliamo nettamente dissociarci:

  • da chi usa metodi “clandestini” di protesta;
  • da chi si rende interprete dei nostri bisogni senza ascoltare gli studenti e parlando impropriamente a nome di tutti;
  • da chi protesta senza rispettare le regole, anzi, permettendosi di violare i locali scolastici;
  • da chi usa i nostri nomi, in quanto rappresentanti d’Istituto, in modo vile, compromettendo il lavoro di collaborazione con la Scuola, in cui ci impegniamo ogni giorno;
  • da chi si nasconde dietro uno striscione e simula occupazioni dietro l’anonimato, oltraggiando qualsiasi modello e forma di protesta democratica.

Vi chiediamo, dunque, di rappresentare ai Vostri compagni di classe questa comunicazione. Da subito, proponiamo di organizzare un dibattito, perché si comprendano fino in fondo i principi e i valori nelle forme di manifestazione civile, e Vi anticipiamo che ci aspettiamo una netta, totale, completa, convinta dissociazione degli studenti da queste forme di protesta.

Grazie a tutti per la collaborazione,

Matteo Verbo, Giorgia Callea, Ester Cignitti

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