Total Artificial Heart: via libera dell’UE alla vendita

Negli anni la scienza ha fatto innumerevoli passi in avanti nell’ambito della tutela della salute dell’uomo, arrivando a progettare protesi e apparecchiature in grado di sopperire alla mancanza di organi o arti riscontrata nei pazienti da trattare. A quanto pare nemmeno il XXI secolo sembra deluderci in questo campo. Infatti, proprio in questi giorni l’Unione Europea ha approvato la messa in commercio di un prodotto che probabilmente rivoluzionerà la medicina per sempre: il primo cuore totalmente artificiale.

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Logo dell’azienda produttrice del TAH

Conosciuto anche con l’acronimo di TAH (Total Artificial Heart), questo miracolo dell’ingegneria medica, nato dall’azienda francese Carmat, potrebbe risolvere uno dei più grandi problemi legati ai trapianti di organi: l’insufficienza di donatori. Recenti studi hanno infatti dimostrato che gli organi disponibili sono nettamente inferiori rispetto alla lunga lista di pazienti affetti da patologie che aspettano anni – nel caso in cui siano fortunati – per essere operati. Si parla quindi di decine di migliaia di aventi bisogno dell’organo perché affetti da insufficienza cardiaca, a fronte di poche migliaia di trapianti eseguiti ogni anno. Molti pazienti purtroppo non sopravvivono ai lunghi tempi di attesa, altri – disperati – si rivolgono perfino a traffici illegali supportati da organizzazioni criminali, favorendone il guadagno. Fortunatamente, in pochi anni, questo dispositivo da poco ufficialmente brevettato sarà reso disponibile a tutti coloro che lo necessitano, mentre, per il momento, l’UE si è professata favorevole al trapianto del suddetto nei pazienti terminali che non abbiano trovato alcun donatore disponibile, ma che necessitano di un intervento entro sei mesi. Attualmente, nel mondo, i pazienti ad aver ricevuto un cuore artificiale Carmat sono solo 13, ma ora che l’azienda ha ottenuto il marchio CE (requisito preliminare per la vendita sul mercato europeo), la società francese ha tutte le carte in regola per iniziare a commercializzare il suo cuore artificiale. Sicuramente un ulteriore ostacolo per gli stati membri sarà superare la barriera economica che li divide dal prodotto, dal momento che l’oneroso valore commerciale di un solo cuore artificiale della Carmat ammonta a 200 mila euro. Alcuni paesi sembrano però aver già ovviato al problema, basti pensare che, a partire da giugno, i primi dispositivi verranno venduti in Germania, mentre negli USA è tuttora in corso uno studio di fattibilità per poterne acquistare a partire dal 2023.

Ma per capire appieno il valore di questo organo è bene studiarne la struttura analizzandola nel dettaglio.  

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Prototipo del cuore artificiale della Carmat

Il cuore artificiale si compone di quattro valvole biologiche di origine animale, due ventricoli e due piccole pompe idrauliche che, imitando le fasi diastole e sistole, sono necessarie a far sì che il sangue arrivi in tutto l’organismo, riuscendo a sostituire in tutto e per tutto un cuore naturale. Inoltre le superfici a contatto con il sangue sono totalmente realizzate con materiale biocompatibile, riducendo al minimo i rischi futuri, nel pieno rispetto della biocompatibilità. Il TAH è considerato inoltre un organo artificiale intelligente poiché in grado di adattarsi ai differenti bisogni fisiologici di ogni paziente.

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Dal peso complessivo di circa 900 grammi – più o meno il triplo di uno normale – ha una durata stimata intorno ai 230 milioni battiti, ovvero circa 5 anni. Inoltre, i pazienti che se lo faranno trapiantare saranno dotati di uno speciale pannello di controllo esterno sul quale i medici potranno intervenire tranquillamente per stabilizzarlo e che consente l’aggiunta di un’ ulteriore batteria agli ioni di litio. Presenti nel dispositivo anche dei sensori  volti a monitorare la pressione interna ed eventualmente a autoregolarla se necessario.

Sembra proprio che, grazie al l’emocompatibilità, al funzionamento silenzioso e alla capacità del TAH di autoregolarsi, nei prossimi anni, gli unici problemi di cuore che potranno preoccuparci saranno legati all’amore e non alla salute. 

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