Måneskin: siamo diversi dagli altri

Tributo poetico creativo al gruppo rock Maneskin. Un viaggio letterario ripercorrendo alcuni loro celebri capolavori musicali.

Le do l’anima. La liberta, che dopo ogni passo avanti, inseguo. La accolgo dentro. Dedico il lavoro, la ricerca della mia anima per lei, cara Marlena. C’ho solo vent’anni, ma ho capito il suo messaggio: inseguire me stesso, la mia libertà. Perché solo così sono qualcuno; perché solo ricercandola sono diverso dagli altri. Mi vedono diverso legato ad una concezione mondana e sbagliano, perché io sono libero – qui risiede la ma diversità. Anche se sono come gli altri, c’ho solo vent’anni.

Mi dicevano zitto e buono, ma non sanno delle tempeste affrontate per giungere a lei. Sono stato traghettato nel selvaggio, nella confusione del tormento. Questo, però, è quanto lei richiede per essere ottenuta. Brandirla, innalzarla e innalzarmi, vivervi. Nel percorso ho ammirato ogni sfaccettatura del suo tramonto, ho provato ogni sentimento con la paura, seconda alla forza di ribellione al genere umano d’oggi. La volevo troppo. Approdare dove, talvolta, l’uomo è troppo piccolo o troppo grande per arrivare. Vedeva le mie titubanze e i miei timori, ma di più la mia personalità, perciò mi sussurrava. Quel suono musicale ha provocato il mio desiderio, trascinandomi lì contro ogni corrente. Si è trasmessa a me. Mi ha guidato oltre le vette umane, intravedendomi e facendosi intravedere. Anch’io, a quel punto, la invocavo, ma la sentivo lontana da me. Iniziava, quindi, a salire l’angoscia di sparire, ma la tenacia volontà era affamata e la richiamavano. Lei capisce e scende da lassù. Al suo tocco dolce mi faceva trasumanare. Avvolto in lei ero l’apoteosi in tempesta; le catene, spezzate. Mi ricongiungo finalmente con lei dal pensiero divino. Mi proclama uomo diverso, uomo che si è reso umano adempiendo se stesso. Ogni giorno, vado alla sua scoperta, perché ogni giorno potrebbe spostarsi coi mutamenti. Lo faccio perché lei è l’unica che può abbandonarmi alle mie emozioni consapevoli dove agiscono. Se la inganni, lei svanisce, non prima di averti risucchiato.

E, qui, invece mi zittiscono, e poi parlano. Ma sono ancora uomini non umani senza lei. Allora portami a galla, nell’atmosfera in cui posso respirare in cui ogni sospiro compone una mia espressione. Con te. Libero di correre e volare nella mia prateria colorata.

Il mio nome non scomparirà perché esprimo me stesso con lei, in lei. Marlena.

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Immagine di copertina: Fonte Wikipedia, di Måneskin – Opera propria, CC BY-SA 4.0

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