Mattia e Giulio, giovani inventori al Maker Faire e su Raitre

“Gli scienziati possono avere i laboratori più sofisticati, ma non dimenticate mai che ‘eureka’ è stato detto in una vasca da bagno”. Toba Beta, scrittore.

Questa citazione presenta alla perfezione i giovani e richiestissimi makers Mattia D’Angelo e Giulio Gaetti, studenti rispettivamente del Liceo “Tasso” di Roma e del “Mattei” di Cerveteri, che hanno ideato e costruito a casa le loro invenzioni. Li abbiamo intervistati e come prima cosa gli abbiamo chiesto di descriverci l’esperienza della loro prima fiera: la Maker Faire Rome 2019.

Mattia: “La fiera è stata un’esperienza fantastica, non è comune trovare due ragazzi dietro al banco degli inventori, eppure siamo stati i benvenuti e siamo riusciti a integrarci bene tra gli altri makers adulti.”

Giulio: “Abbiamo riscontrato molto interesse e passione nelle persone che si avvicinavano al nostro progetto, nemmeno noi ci aspettavamo questo apprezzamento, siamo molto felici di come sia andata.”

Dopo Roma vi hanno chiamati a partecipare alla Maker Faire Berlin 2020, che è stata cancellata per colpa del Covid-19, cosa è successo?

Mattia: “Tutto è cominciato alla fiera di Roma, una ragazza che ci aveva già contattato per promuovere la Maker Faire del 2019 ci disse che le piacevano i nostri progetti e che ci avrebbe voluti anche alla fiera di Berlino. Noi inizialmente abbiamo esitato, non ci sentivamo all’altezza, ma dopo averci pensato su abbiamo realizzato che sarebbe stata un’occasione imperdibile, che noi potevamo e dovevamo prendere al volo.”

Giulio: “Eravamo carichi e pronti per partire, ma l’avvento della pandemia ha stroncato le nostre aspettative e le nostre speranze per l’esperienza internazionale, dove avremmo potuto condividere i nostri progetti con tutto il mondo.”

Nel dicembre del 2020 avete partecipato alla vostra seconda Maker Faire nella capitale, come è andata?

Giulio: “Purtroppo si è sentita parecchio la differenza con la prima esperienza del 2019, la minore affluenza di persone e l’impossibilità di visitare gli altri stand non ci ha fatto vivere davvero la fiera.”

Mattia: “Le persone potevano interagire con noi soltanto online, quindi erano molte di meno della volta in presenza, ma per vedere il bicchiere mezzo pieno potremmo dire che erano sicuramente le più interessate e appassionate.

Giulio e Mattia su Raitre

Dopo la fiera siete stati invitati al programma Lui è peggio di me, condotto da Panariello e Giallini, che è andato in onda in prima serata su Rai 3. Com’è stato?

Mattia: “Siamo stati chiamati attraverso Instagram, un autore del programma ci ha contattato lì, e ci ha chiesto se avessimo voluto partecipare alla puntata dedicata al futuro. Attraverso l’esperienza di Rai 3, siamo riusciti a vivere la televisione da dentro lo schermo e siamo rimasti molto affascinati.”

Giulio: “Non avremmo mai pensato di partecipare ad un programma su una rete così conosciuta come la Rai, vedere i nostri progetti sulla scrivania di Panariello è stato incredibile”.

A proposito delle vostre creazioni, cosa avete portato in televisione?

Giulio: Attraverso Rock n’ Nerd, il progetto che abbiamo presentato al Maker Faire, io ho portato un amplificatore valvolare, inscatolato nel legno, che ha una qualità migliore ed è molto più economico della sua controparte a transistor, non se ne vedevano di così dagli anni sessanta”

Mattia: “Io ho invece ideato una serra automatica 2.0, è in grado di rilevare l’umidità del terriccio e di innaffiare la pianta, di illuminarla e di simulare il ciclo giorno-notte attraverso dei sensori luminosi.”

Giulio presenta il suo amplificatore a valvole termoioniche

E cosa presenterete alle prossime fiere?

Mattia: “Il prossimo progetto è un Tricorder ispirato alla serie Star Trek, sarà un agglomerato di sensori che riporterà i dati ambientali e medici in delle tabelle ordinate, sarà un laboratorio in miniatura.”

L’intervista è stata molto interessante, Giulio e Mattia sono una ulteriore prova che le nuove generazioni sono in grado di raggiungere grandi obiettivi e che con il giusto impegno niente è impossibile, “Siamo arrivati dalle nostre case, una a Roma e l’altra a Cerveteri, fino a due fiere di importanza europea e su una rete nazionale”, concludono i due ragazzi.

Mattia presenta la sua serra

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