Buon compleanno David Bowie, icona del cambiamento

Settantacinque anni fa nasceva a Londra David Bowie. Non un semplice musicista, ma un artista a tutto tondo, che ha influenzato radicalmente l’arte, il cinema e la musica mondiale.

L’artista che ha incarnato diversi personaggi e personalità, come Ziggy Stardust o il Duca Bianco, era un ragazzo semplice nato in un sobborgo londinese alla fine degli anni Quaranta. Un suo tratto distintivo era il colore degli occhi: erano l’uno diverso dall’altro, a causa di un pugno ricevuto durante una lite con un suo amico, che ha avuto come conseguenza la dilatazione della pupilla. Da piccolo, David iniziò a studiare il sassofono, cosa che lo portò ad appassionarsi così tanto alla musica da farne una compagna di vita.

Raggiunse la notorietà con il singolo Space Oddity, canzone che ha segnato la storia della musica. Venne pubblicata nel 1969 in onore dello sbarco sulla Luna avvenuto il 20 luglio. Si può solamente immaginare il fermento prodotto da un evento di quella grandezza, che verrà ricordato per sempre. Lo spazio ha sempre affascinato Bowie: ne parlerà in molte canzoni, come Life On Mars. Fu con l’album Hunky Dory, contenente questa canzone, che Bowie diventò un’icona della moda e del Glam rock, utilizzando qualsiasi tipo di abbigliamento, senza preoccuparsi di stereotipi o critiche.


La grandezza del suo messaggio consisteva anche nell’accettare sé stessi rifiutando i pregiudizi e ciò che imponeva la società, andando controcorrente, come dimostra la sua scelta di dichiararsi apertamente bisessuale.
Il suo look e la sua attenzione alle arti visive hanno contribuito a rivoluzionare la concezione di sessualità, che all’epoca veniva vista come qualcosa di rigido, fisso e immutabile, da tenere nascosto sotto un’apparenza di rispettabilità.

Fu nel seguente album che nacque l’iconica figura di Ziggy Stardust, l’incarnazione di una rockstar straniera che ha conclamato pienamente la sua notorietà. Bowie in seguito fu anche attore, recitando in film che vanno dall’horror al fantasy, come il celebre Labirinth.

Fonte immagine: Adam Bielawski su Wikipedia

La musica di Bowie fu influenzata da diversi generi: dalla disco al jazz e dal soul al funk, che rielaborò a modo suo. Ciò portò non solo a rivoluzionare la musica dell’epoca, ma anche alla nascita di una serie di sottogeneri musicali, come il glam, il grunge, l’hip hop o la new wave. Moltissimi gruppi famosi, dai Nirvana ai Daft Punk, devono moltissimo alla musica di Bowie.

Non c’è nulla che tu non possa indossare o essere”

Questo è uno dei messaggi più famosi di Bowie, che ha portato tutti coloro considerati strani o diversi dalla massa ad essere finalmente accettati e capiti. Cosa che ribadiva nella sua canzone Rebel Rebel, diventata una sorta di motto. Nel periodo in cui visse, pieno di bigottismo e stereotipi, riuscì a dare a molti giovani la sicurezza e la libertà di essere finalmente chi volevano, senza vergognarsene.

Concludo l’articolo chiedendovi di ascoltare almeno due brani del Duca Bianco: uno è Heroes, nel quale afferma che tutti possiamo essere eroi, che sia per un giorno o per sempre. L’altro è Changes, che non solo descrive perfettamente la carriera di Bowie, fatta di cambiamenti, ma che sprona ad affrontare ciò che è ignoto a tutti: il futuro.

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