e-book vs Cartacei: chi vincerà?

In difesa del cartaceo (Chiara Cuccia)

Nonostante non si possa negare la comodità e la facilità che rappresenta la lettura in digitale con gli e-book,
il libro cartaceo conserva ancora quel fascino che sembra non voler essere soppiantato dalle nuove
tecnologie. Molti sostengono che la letteratura in digitale finirà col sostituire totalmente la sua controparte
fisica, ma è stato ampiamente dimostrato, come mostrano anche molti dati della Associazione Italiana
Editori, che la maggior parte dei lettori non sembra farsi problemi nel passare da una forma di fruizione
della letteratura all’altra. Entrambe coesistono e il caro vecchio libro di carta non sembra perdere la sua
popolarità.

Ma come mai il libro cartaceo riesce a rimanere così apprezzato nonostante la comodità che fornisce la sua
alternativa in digitale?
Forse la prima motivazione potrà sembrare un po’ banale, e anche poco logica, ma la nostalgia gioca un
grande ruolo nella popolarità del libro. La sensazione della carta o il suo profumo non si possono riprodurre,
e per molte persone, specialmente quelle più abituate al cartaceo, la sensazione di leggere un libro e
poterlo sfogliare, invece che toccare uno schermo, può essere difficile da sostituire.
Molti avranno presente il detto “Non si giudica un libro dalla copertina”, per indicare come molto spesso le
apparenze possano giustamente ingannare. Ed è abbastanza ironico come, sotto un certo aspetto, questo
insegnamento venga meno proprio con i libri.

Ebbene sì, le copertine sono spesso il motivo per cui molte persone preferiscono optare per dei volumi cartacei. Non è un caso che le opere più popolari abbiano una gran quantità di edizioni e formati diversi. Per chi è appassionato di letteratura può trattarsi di un vero e proprio collezionismo, specialmente nel riuscire ad ottenere le copertine migliori dei propri volumi preferiti. E del resto, per le case editrici rappresenta un’eccellente occasione di marketing che permette di rivendere libri ormai pubblicati anche da decenni.
Un altro vantaggio della lettura in cartaceo è decisamente dettato dal fatto che un libro, a differenza di un ebook, non può finire la carica. Un volume sarà anche più ingombrante, costoso e difficile da portare, ma di
certo non si corre il rischio di vedere la batteria del proprio e-book finire mentre si è immersi nella lettura.
E per chi preferisce non spendere soldi in libri ma preferisce il cartaceo? Le biblioteche offrono la possibilità
di dedicarsi alla lettura senza costi consistenti e permettono a chiunque di consultare testi o semplicemente
leggere in un posto tranquillo. Purtroppo non tutte le città dispongono di una biblioteca ben fornita, motivo
per cui la digitalizzazione dei libri può risultare più comoda e immediata.

E per quanto riguarda i libri scolastici?
E’ solo nell’ultimo decennio che, grazie allo sviluppo della tecnologia, ma anche a causa della pandemia,
sono stati fatti importanti progressi con la digitalizzazione nelle scuole. Questo, ovviamente, include anche
la possibilità per gli studenti di seguire le lezioni utilizzando le versioni digitali dei libri di testo. I vantaggi
sono sempre gli stessi: la comodità, specialmente rispetto alla mole di libri che dovrebbero essere
normalmente portati nelle classi ogni giorno, e una maggiore economicità rispetto alle loro controparti
cartacee.


Ma quale è il mezzo che più facilita lo studio?

Nella maggior parte dei casi si tratta di un fattore soggettivo. Tuttavia come possiamo vedere da un’indagine
statistica del gruppo di ricerca Bay View Analytics: il 43% dei docenti universitari e degli stessi studenti
afferma che lo studio sia più efficace su libri di carta, mentre solo il 16% è in totale disaccordo.
Lo studio su materiali cartacei infatti sembra rimanere più impresso proprio a causa dei riferimenti spaziali
che il cervello tende a memorizzare con più facilità, specialmente per quanto riguarda quelle persone che si
affidano principalmente alla memoria visiva. Nonostante la lettura in digitale risulti più veloce, molti
studenti riportano di essere più soggetti a distrazioni proprio a causa di questo.

La modernità degli e-book (Sofia Singh)


Ammetto che la difesa di Chiara Cuccia nei confronti dei libri cartacei sia molto elaborata. Chi ama leggere libri digitali, quando vuole difendere gli e-book dai sostenitori del cartaceo, al 99% si ritrova come prima obiezione la stessa frase: “Ma vuoi mettere l’odore della carta?”.
Anche a me è successo un sacco di volte. Chiaro, su quel punto non puoi che dar loro ragione, soprattutto se ti ritieni una lettrice che ama sia i libri digitali che quelli cartacei. Ma ammettiamolo, i libri digitali rappresentano una svolta nel
mondo dei lettori.


E passiamo ai punti di forza dell’ebook. Innanzitutto, un libro digitale, di qualsiasi genere, lo si ottiene più facilmente. Invece, non vi è mai capitato di andare in libreria per comprare quel tanto agognato libro di cui tutti parlano, persino sui social, e ritrovarvi il libraio che vi dice “Arriveranno fra una settimana”? Devastazione. Questo è lo stato in cui
si trova il lettore non appena sente questa frase. Be’, miei cari, io ho la soluzione: gli e-book si possono
trovare in diverse piattaforme Internet e si possono comprare in tempo zero. Inoltre, se si è iscritti ad una biblioteca italiana, basterà collegarsi alla libreria online e averlo gratuitamente in prestito per 14 giorni.
Per non parlare del costo: i libri in versione digitale costano fino a un terzo in meno della versione cartacea.

Si sa, i lettori sono delle persone precisine, che quando si tratta di libri non guardano in faccia nessuno. I
lettori non sopportano le pagine piegate: piuttosto preferiscono usare mille oggetti per tenere il segno
dall’ultima lettura. A quanti di voi è capitato di prendere in mano un libro e di posarlo non appena vi siete accorti che la stampa non era delle migliori, ad esempio con un font sgradevole, o che aveva qualche difetto? È bene ricordare che
la tipografia è un’arte, e che non tutti gli editori, purtroppo, sono in grado di pubblicare libri graficamente
belli e ben impaginati. Con gli e-book il problema non c’è: se il font o l’impaginazione non è di nostro
gradimento con un click possiamo cambiarli.
Inoltre, restando sul tema dell’impaginazione, coloro che per l’età o per problemi alla vista, fanno fatica a
leggere, con i libri digitali potranno ridimensionare i font dei loro libri. È importante ricordare, per chi non lo sa, che gli schermi degli e-book sono differenti dagli schermi dei telefoni, dei computer o dei tablet: questo perché funzionano con una tecnologia chiamata “carta elettronica” e lo schermo non è retroilluminato come quello del telefono. Si può scegliere inoltre di abbassare del tutto l’illuminazione, come per i libri cartacei, e servirsi della luce sia naturale o di quella di una lampada. Gli e-book sono un grande aiuto per gli ipovedenti, individui con problemi di vista o disturbi di lettura come la dislessia, proprio perché possono essere variati il font, la dimensione del testo e la spaziatura delle linee. Secondo uno studio del 2013, pubblicato sulla rivista PLoS ONE, la comprensione della lettura e la velocità di 103 studenti delle scuole superiori con dislessia, è risultata più efficace e più facilitata rispetto che con i libri cartacei.

Personalmente posseggo un Kindle. Essendo una grande lettrice, posso assicurare che il formato occupa pochissimo spazio in memoria. I libri digitali sono molto più pratici, perché la posizione di ultima lettura si salverà in automatico e nel caso in cui si debba scrivere una nota gli e-book permettono di selezionare un punto della frase che si vuole sottolineare o a cui si aggiungere un appunto, piuttosto che sottolineare un cartaceo e rovinarlo. Gli e-book inoltre possono essere letti ovunque, e tranne che nei casi in cui si debba acquistare un nuovo libro, non hanno bisogno della
connessione Internet.
Sono dell’idea che, e come me anche Chiara, ogni lettore, per quanto lo si cerchi di convincere, non cambierà
facilmente metodo di lettura. Perciò, purché leggiate e ampliate i vostri orizzonti letterari, scegliete il tipo di
formato che più vi attira o che è più adatto alle vostre esigenze.

Un commento su “e-book vs Cartacei: chi vincerà?”

  1. Christian ha scritto:

    Ottimo articolo! Andrebbero però utilizzati due termini diversi quando ci si riferisce al libro in formato digitale (“e-Book”) e al dispositivo che permette di leggerlo (“e-book reader” o “e-reader”).
    Circa il contenuto dell’articolo, personalmente ritengo che ci sia anche un aspetto psicologico che spinge la gente all’acquisto del cartaceo. Il libro è infatti generalmente riconosciuto come simbolo di cultura e conoscenza. Possederne tanti e metterli in bella vista in una libreria ci permette di apparire agli occhi degli ospiti (e ai nostri), sia dentro casa che dentro un ufficio, come persone molto colte. Non a caso, molti giornalisti durante i collegamenti televisivi si posizionano davanti ad una libreria colma di libri. Come probabilmente direbbe lo psicologo Daniel Kahneman, ciò stimola l’associazione di concetti tipica del “Sistema 1”, cioè la nostra capacità di processare automaticamente stimoli esterni ed associarli a concetti universalmente riconosciuti (libro cartaceo = cultura, possedere tanti libri cartacei = essere colto). Ovviamente non credo questo sia il fattore predominante che spinge il lettore all’acquisto del cartaceo.
    Per quanto riguarda il libro digitale c’è un vantaggio che trovo fantastico: la traduzione istantanea di parole e frasi da una lingua all’altra (oltre al dizionario integrato). Leggendo molto in lingua inglese, trovo parecchio comodo poter cercare il significato di una parola senza dover passare ad un altro dispositivo, specialmente quando non sono in casa, steso comodamente sul letto.

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