25 aprile: Anniversario della Liberazione d’Italia

Il 25 aprile del 1945 ebbe inizio la ritirata da parte dei soldati della Germania nazista. Il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia proclamò l’insurrezione generale nei territori ancora occupati dai nazifascisti. Inoltre, impose a tutte le forze partigiane di attaccare i capi fascisti e tedeschi delle amministrazioni provinciali e infine proclamò la resa. La guerra era ormai finita.

L’anno successivo, il 22 aprile del 1946, fu decretato dal governo italiano provvisorio, guidato da Alcide De Gasperi, che il 25 aprile dovesse essere festa nazionale. Questa data venne fissata definitivamente con la legge n. 260 (“Disposizioni in materia di ricorrenze festive “) nel maggio del 1949.

Grazie a questa legge festeggiamo la Liberazione ogni anno il 25 aprile, data che segnò per tutta l’Italia un nuovo inizio. Inoltre, è importante sottolineare che moltissimi Paesi festeggiano la propria liberazione dai popoli oppressori, come ad esempio: nei Paesi Bassi e in Danimarca, che viene festeggiata il 5 maggio, in Norvegia, che si celebra l’8 maggio e anche in Romania, dove il 23 agosto segna il giorno della Liberazione.

È anche interessante dire che la Resistenza viene intesa da alcuni storici anche come una guerra civile, poiché i partigiani si ritrovarono a combattere contro il regime fascista che agiva entro gli stessi confini dello stato italiano.

Fonte immagine: https://www.archivioluce.com/

La Resistenza partigiana indica un insieme di movimenti politici e militari che si opposero al regime nazifascista; in Italia le prime azioni della Resistenza risalgono al 1943. Canzone simbolo della Resistenza partigiana della Seconda guerra mondiale è Bella ciao, che è anche una delle canzoni italiane più famose in tutto il mondo. Nel testo si parla di un uomo che chiede di combattere contro un invasore. In essa si sono riconosciuti i protagonisti di eventi storico-sociali che hanno segnato diversi paesi nel mondo, come ad esempio la rivoluzione cubana o la guerra nel Vietnam. A causa della sua importanza simbolica, la canzone viene considerata “una bandiera del popolo”.

Bella ciao, però, non era molto diffusa nel periodo nazifascista: difatti identificò le idee dei partigiani solo dopo che la guerra fu terminata. Nonostante ciò, essa è stata identificata come la canzone simbolo della Resistenza, poiché il testo racchiude valori universali di libertà e l’opposizione alla dittatura e alla guerra, senza alcun riferimento politico o religioso specifico.

La festa del 25 Aprile non deve essere considerata solo come un giorno in cui non si lavora e non si va a scuola, ma c’è bisogno che ognuno di noi inizi a vederla come un ricordo: un ricordo che reca ancora dolore, certo, ma che dà speranza e che ci sprona a fare meglio, perché dopo una situazione tragica, come quella che tutta l’Italia ha vissuto, abbiamo il bisogno di credere che le cose possono sempre andare meglio e che dopo un momento buio può arrivare per tutti la luce.

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