Giorgio Minisini incontra i ragazzi del Pertini

Giorgio Minisini, oro ai mondiali di Budapest e agli europei di Roma di nuoto sincronizzato, oggi nuoto artistico, ritorna dopo parecchi anni nel proprio liceo: e torna da campione. La più grande vittoria che mostra, però, non è quella professionale, piuttosto quella personale: torna campione, ma è il ragazzo di sempre. Privo di vanità, di superbia e di qualsiasi altro attributo negativo che si possa riscontrare in un vincitore, si dedica all’attenzione e alla curiosità degli studenti.

L’incontro, fortemente voluto dagli alunni, si è svolto nell’Aula Magna del Liceo, in cui Giorgio, intervistato da Simone Panosetti e Francesco Caia – link intervista -, ha parlato in primo luogo del suo rapporto con la scuola e della profonda emozione provata nel ritornarvi. Molti docenti lo ricordano come una persona dedita allo sport, altri hanno il lontano ricordo di un ragazzo che anni prima usciva in anticipo per allenarsi: oggi lo riconoscono e comprendono dove si siano concentrati i suoi sforzi e quanto sia stata grande – e lo sia tuttora – la sua passione. Tra i molti argomenti trattati, oltre alla discussione sul nuoto artistico, non sono mancate riflessioni sull’importanza dell’aiuto verso il prossimo, della difficoltà nel raggiungere degli obiettivi e, soprattutto, della dedizione necessaria a coltivare fino in fondo una passione. Questo e molto altro è Giorgio, un atleta che ha rivoluzionato il mondo dello sport e, in particolare, ha svincolato il nuoto artistico dalla tradizione passata, aprendo tale disciplina agli orizzonti di tutti gli appassionati.

Nella fase finale dell’incontro, durante il quale gli studenti presenti in Aula Magna hanno mantenuto un vivo interesse verso le parole e le riflessioni dell’ospite, Giorgio si è mostrato disponibile a rispondere alle domande degli ascoltatori. Il momento, reso speciale da una percezione di familiarità sempre maggiore nell’ambiente, ha assunto il tono di una confessione: Giorgio ha, infatti, ricordato, con pensiero fermo, ma, allo stesso tempo, con tono emotivo visibilmente coinvolto, la difficoltà iniziale incontrata durante il suo percorso, il giudizio superficiale degli altri. Oggi, con profonda maturità e consapevolezza, ricorda a tutti che è importante fare ciò che si desidera, trascurando le critiche negative prive di componente costruttiva degli altri; di tale nobile concetto è diventato anche immagine, aiutando molti grazie a piccoli gesti, con la sua sola presenza e il suo conforto – un esempio è, senz’altro, il Progetto Filippide.

Tra l’allegria e la riflessione, si è concluso un incontro all’insegna dello sport, dei valori e della collaborazione, per il quale è doveroso ringraziare in primo luogo l’ospite, Giorgio Minisini, che ha ricavato dalle sue giornate impegnate un pomeriggio per la sua vecchia scuola e per gli studenti presenti, i membri del Progetto Filippide, – e, in particolare, il Presidente Nicola Pintus – che hanno contribuito a far pervenire a Giorgio l’invito del Pertini, la redazione di Res Novae e il Podcast Novus che ha reso possibile il tutto con le proprie maestranze e, soprattutto, gli studenti, che hanno voluto conoscere e approfondire una dimensione solo apparentemente tanto lontana dalla loro, comprendendo che, effettivamente, passione e dedizione possono rendere i sogni reali.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.