Videogioco sviluppato dalla software house cinese miHoyo, Genshin Impact è un open world action RPG (dall’inglese “videogioco di ruolo d’azione”) e free-to-play, ovvero completamente gratuito. Il giocatore si ritroverà nei panni di un avventuriero proveniente da un altro mondo, i cui viaggi nello spazio/tempo vengono interrotti bruscamente da un’ignota divinità, che rapisce il fratello gemello (o sorella, in base al personaggio che sceglierete all’inizio della storia) per poi sparire nel nulla. Ritrovandoci in una terra sconosciuta, il nostro scopo sarà quello di scoprire i segreti che si celano dietro la scomparsa del fratello/sorella perduto. Nel corso del gioco, si potrà formare una squadra a proprio piacimento, composta da diversi personaggi ciascuno contraddistinto da svariate abilità, armi e artefatti. Il combattimento si svolge in tempo reale e si sviluppa in accesi scontri con una vasta gamma di nemici durante l’esplorazione della mappa e nei dungeons (cioè, terreni di gioco labirintici).

I motivi della sua popolarità
Detto ciò, passiamo al tema scottante del giorno: perché, vi chiederete, un gioco che all’apparenza sembra “come tutti gli altri” ha ottenuto un successo di tale portata?
Il suo cavallo di battaglia, sorprendentemente, risiede proprio nella sua semplicità. Il termine “semplice” può risultare estremamente generalizzato, ma il gameplay di base è davvero alla portata di tutti, grandi e piccini. Oltre a dover impiegare un numero piuttosto limitato di mosse nella modalità combattimento, i comandi sono facili e intuitivi. Gli sviluppatori hanno speso la maggior parte delle proprie energie per la cura della grafica: paesaggi sublimi, creature bizzarre e vedute mozzafiato incuriosiscono il giocatore portandolo ad esplorare ogni singolo angolo della mappa.

Tutto curato nei minimi dettagli, dalla musica eseguita da un’orchestra sinfonica in carne ed ossa (la “Tokyo Philarmonic Orchestra”) al doppiaggio dei dialoghi delle missioni principali. Elemento secondario, da non trascurare, è il cross-platform, ovvero la disponibilità per più piattaforme, tra le quali Playstation 4 e 5, PC, Android e iOS. Qualora la modalità singleplayer iniziasse a risultare monotona e noiosa, passando al multiplayer e giocando con gli amici il divertimento sarà assicurato.
Ma non è finita qui: la presenza di innumerevoli personaggi, non solo di bell’aspetto ma con un profilo psicologico ben costruito, rappresenta un fattore piuttosto rilevante. Non si tratta di “tipi”, figure stereotipate, bensì di individui con un proprio carattere, dei sentimenti e dei principi. Ognuno può rivedersi in loro, nelle loro disgrazie, nei loro affetti. Di conseguenza, chiunque giochi a Genshin Impact si sente in qualche modo “confortato” da questi personaggi virtuali, un conforto che non necessariamente si riceve nel mondo reale.

Dopotutto, è sempre una questione di soldi
Qui, ahimè, entra in gioco la scaltra manovra adottata dalla miHoyo. Essendo Genshin Impact “free-to-play”, da dove provengono tutti quei soldi per promuoverlo e continuare a svilupparlo? Affascinata da questi personaggi 2D, la gente desidera ardentemente averli nel proprio team. Purtroppo, questo gioco si basa sulla meccanica dei gacha, ovvero sulla probabilità e la fortuna. I giocatori possono scambiare la valuta di gioco – “Primogems” – con quella che è definita “pull”. Con un certo numero di pull il giocatore può ricevere l’oggetto o personaggio desiderato. Tuttavia, per ottenere primogems per comprare sufficienti pull, siamo posti di fronte a un bivio: o passare intere ore per averle o scegliere la via più semplice, cioè acquistarle. In caso la fortuna non volgesse a proprio favore, per avere garantito al 100% un personaggio o un’arma 5 stelle, ricercata o meno, ci vogliono minimo 90 pull (ben 16.200 primogems). A volte non vi è nemmeno il tempo materiale per ottenerle e si rischia inevitabilmente di mettere le mani nel portafoglio.
Il gioco, oltre ad essere sostenuto dagli acquisti dei giocatori, è anche finanziato da note multinazionali e, con grande sorpresa, troviamo la Apple. Infatti, durante lo spot di uno dei suoi nuovi prodotti elettronici, è possibile scorgere il gioco riprodotto sul device. Inoltre, la miHoyo ha promosso collaborazioni con diversi partner tra i quali figurano Pizza Hut e KFC, famose catene americane di Fastfood, e la Cadillac.

