Come cambia l’editoria. Una ricerca a Ladispoli

Il settore dell’editoria è in continuo cambiamento. Un libraio o un edicolante oggi devono confrontarsi non solo con l’avvento dei dispositivi elettronici per la lettura, ma anche con piattaforme di vendita online. La comodità di questi strumenti può surclassare il piacere dell’esperienza diretta in libreria o in edicola?
Sono soprattutto i giovani a usufruire di questi nuovi mezzi tecnologici. Ma com’è il loro rapporto con la lettura? Leggono ancora? E, se leggono, vanno in libreria?

Per rispondere a queste domande abbiamo intervistato, in rappresentanza di attività locali legate all’editoria di per sé molto simili, ma con caratteristiche differenti, Lilith Ramirez, per la libreria Mondadori, in Viale Italia; Irene Donini, per la libreria Scritti & Manoscritti, in Via Ancona, e il signor Angelo, per l’edicola di Piazza Rossellini. Ci hanno risposto tutti con molta gentilezza e disponibilità, li ringraziamo da parte di tutta la redazione.

Qual è il rapporto dei giovani con la lettura?

Molti dei giovani lettori hanno riscoperto il piacere della lettura, nonostante negli ultimi tempi si fossero allontanati dai libri. In questo ambito hanno giocato un ruolo fondamentale piattaforme come Wattpad che permette di autopubblicarsi, o i social come Tik Tok, con la recente nascita del trend booktok, che permette di scoprire nuove letture e di condividere recensioni di qualsiasi genere letterario, entrando così a far parte di una vasta comunità di lettori uniti dalla passione per i libri.
-Lilith, Mondadori-

Nonostante molti accusino i giovani di aver perso la passione per la lettura, io vedo che il rapporto tra giovani e libri c’è ancora, ed è un buon rapporto. Però secondo me internet è una grande fonte di distrazione.
-Angelo, edicola-

Posso dire che in Italia i giovani lettori sono i “forti lettori”, e per “forti” intendo quelli che leggono uno o più libri durante l’anno. Sembra strano, ma la fascia d’età che legge di più in Italia è rappresentata proprio i ragazzi che vanno dai 12-13 anni fino ai 16. Posso anche dire che negli ultimi anni, a ridosso della pandemia e in tutto il periodo della pandemia, tra i ragazzi sono aumentati i lettori di manga, fumetti, graphic novel e tutto ciò che riguarda il mondo dell’illustrazione. Da libraia posso dirmi molto felice che questo settore si sia allargato anche ai più giovani e ai piccoli: spesso infatti questi lettori sono anche ragazzini delle elementari.
-Irene, Scritti & Manoscritti-

Sono tanti i clienti giovani che avete? Quali sono i generi di libri più acquistati da loro? Ce n’è uno che prevale su tutti?

Sì, sono veramente tantissimi i giovani clienti che ogni giorno arrivano in libreria per acquistare libri, e i generi che la maggior parte delle volte prediligono sono il Fantasy e il Romantico.
-Lilith, Mondadori-

Qui, in edicola, sia i libri che i quotidiani sono acquistati dalle persone più anziane, devo dire la verità. I giovani comprano meno delle persone più grandi, diciamo che il nostro pubblico è soprattutto quello maturo.
-Angelo, edicola-

Come ho anticipato prima, tra i più piccoli e i più giovani c’è stato un passaparola che ha permesso al genere dei manga e dei fumetti di acquisire sempre più seguaci. Negli ultimi anni abbiamo notato una maggiore presenza di giovani lettori in libreria anche perché le stesse librerie, tra cui la nostra, hanno potuto inserire tra le loro proposte manga, fumetti, graphic novel e così via.
-Irene, Scritti & Manoscritti-

Con l’avvento di supporti elettronici per la lettura c’è stato un calo dell’acquisto del cartaceo?

Devo dire di no, però lo temevamo: sono tante le persone che scelgono di utilizzare il cellulare o il Kindle come supporti per la lettura, tuttavia il cartaceo conserva quel fascino invidiabile che possiede da sempre.
-Lilith, Mondadori-

Devo dire che forse dieci, dodici anni fa, quando hanno iniziato a circolare i devices elettronici sui quali si poteva anche leggere libri, la nuova moda ha fatto sì che tanti acquistassero iPad o Kindle, ma, rispetto per esempio a quello che è accaduto alla musica più di venti anni fa, non ha fatto morire, se vogliamo dire così, il libro cartaceo. Non è alta la percentuale di quelli che utilizzano un supporto elettronico per leggere, e, soprattutto, chi legge su supporto elettronico legge anche libri cartacei.
-Irene, Scritti & Manoscritti-

Oggi sono molti i siti online che si occupano, tra le altre cose, anche di editoria (si pensi ad esempio ad Amazon). Quanto hanno influito, secondo voi?

Il discorso “Amazon” è complicato, perché anche quello permette di vendere e autoprodurre. Nel 2020 però è stata approvata una buona legge che vieta ad Amazon di fare sconti eccessivi così da non creare una reale concorrenza alle librerie. La situazione, fortunatamente, si è abbastanza equilibrata.
-Lilith, Mondadori-

L’avvento di dispositivi tecnologici ha influito tantissimo. Nel momento in cui Amazon è arrivato anche in Europa (10/15 anni fa) vendendo libri a un prezzo scontato del 15%, ha sicuramente spostato gli acquisti dalle librerie fisiche a quelle online. Ciò, purtroppo, ha portato alla chiusura di diverse librerie in tutta Italia. Per fortuna a febbraio 2020, quindi poco prima della pandemia, il Parlamento italiano ha approvato una legge sul libro e sull’editoria. Tra le tante voci di questa legge, c’è quella sulla scontistica che prevede di poter applicare sui libri di varia uno sconto solo del 5% sia per chi vende libri online che per le librerie, perciò non più il 15% che c’è stato fino a quel momento. Questa legge ha aiutato sicuramente a tutelare le librerie fisiche, che soffrivano di questo sconto così alto sui libri. Inoltre, ultimamente le piattaforme online vendono anche altri servizi tra cui quello di auto-pubblicarsi un libro. Vorrei sottolineare però che Amazon non è un editore, offre solo un servizio editoriale (come l’impaginazione o l’editing). Non saprei dire con precisione se dietro questo lavoro ci siano delle figure professionali che lavorano o hanno lavorato nel campo dell’editoria; quello che posso dire, sul quale ho dei dubbi, è che spesso chi si avvale di queste piattaforme online, è vero che può vedere un proprio sogno realizzarsi, ma è anche altrettanto vero che deve pagare per questo servizio. È chiaro quindi che ci siano dei costi con i quali confrontarsi. Nello specifico, questa non è una cosa in cui credo molto, perché l’editore è un imprenditore e, se crede nella tua opera investe su di te, di conseguenza non dovrebbe chiedere soldi all’autore. Questo mi lascia molti dubbi.
-Irene, Scritti & Manoscritti-

Le librerie e le biblioteche, secondo voi, conservano ancora il loro primato?

Le persone nelle biblioteche e nelle librerie continuano ad esserci, non saprei dire con esattezza quante effettivamente decidono di prendere in prestito i libri, comprarli in negozio oppure scegliere di acquistarli online, però è indubbio che le librerie e le biblioteche restino un’esperienza. Mentre cerchi il titolo giusto tra gli scaffali sei immerso totalmente nel magico mondo dei libri. È un’altra realtà rispetto all’acquisto online, perciò dubito fortemente che possa perdere il suo fascino.
-Lilith, Mondadori-

Come già detto, purtroppo edicole, librerie e biblioteche non sono più un punto di riferimento come un tempo e hanno sicuramente perso il primato che avevano: molte persone hanno trovato altri canali e mezzi per il loro approccio con tutto ciò che riguarda la lettura.
-Angelo, edicola-

Per quanto riguarda la circolazione dei libri, credo che le biblioteche e le librerie non abbiano più il primato che possedevano 30 anni fa, perché l’online ha sicuramente occupato una cospicua parte del mercato. Tuttavia, ritornando al discorso di prima, lo sconto del 5% ha frenato questa corsa all’acquisto dei libri online proprio perché può essere applicato anche da una libreria indipendente, come la nostra. Ciò permette al lettore di poter scegliere di acquistare in negozio o su internet.

-Irene, Scritti & Manoscritti-

La pandemia ha costretto molti a stare in casa. Ciò ha influito sulla riscoperta della lettura? È cambiato il rapporto con l’editoria? 

La pandemia ha cambiato sicuramente i comportamenti di ognuno di noi in questi ultimi anni. Per non diffondere i contagi abbiamo dovuto affrontare lunghi periodi di isolamento e un po’ tutti hanno riscoperto delle passioni con cui non si confrontavano da tanto tempo, e tra queste vi è certamente la lettura. Appena scoppiata la pandemia le librerie sono state riconosciute come servizi di prima necessità, quindi siamo stati aperti e abbiamo fatto diverse consegne a domicilio. Ciò ha permesso di mantenere un certo movimento e di limitare il più possibile danni all’economia. Anche durante il periodo delle feste ci sono state molte persone che, nonostante le restrizioni, hanno continuato ad affluire in negozio, mantenendo così un ottimo equilibrio per la lettura e le vendite.
-Lilith, Mondadori-

È vero, durante il periodo della pandemia le edicole sono state sempre aperte e quindi si è visto un incremento nell’acquisto di libri, quotidiani e riviste; contrariamente a quanto si potrebbe pensare, le vendite sono aumentate per ogni fascia d’età.
-Angelo, edicola-

Sicuramente la pandemia, che ha costretto a stare in casa per due mesi tutta Italia, ha fatto sì che molte persone si riavvicinassero alla lettura, in particolare “forti lettori”, che hanno ricominciato a leggere anche di più. Qualcuno che magari aveva abbandonato da tempo la lettura l’ha riscoperta, perché si aveva più tempo a disposizione; è vero che c’erano le serie tv, o altre attività da praticare a cui prima non si pensava: cucinare, riscoprire il bricolage in casa, eccetera; devo dire però che i libri hanno avuto un posto importante durante quel periodo di chiusura, che quindi ha influito nella crescita del settore dell’acquisto di libri e probabilmente anche del prestito delle biblioteche. C’è stato un aumento nel 2020 e in particolare nel 2021: siamo andati a vedere nei dati statistici e l’incremento della vendita dei libri è stato notevole rispetto al passato. Uno degli aspetti positivi della pandemia, forse l’unico, potrebbe essere proprio questo, quello di aver fatto riscoprire la lettura e i libri a molta gente.
-Irene, Scritti & Manoscritti-

Lilith Ramirez, libreria Mondadori
Angelo, edicola di piazza Rossellini
Irene Donini, libreria Scritti e Manoscritti, con gli scrittori Paolo Giordano e Valentina Farinaccio

La visione d’insieme che appare da queste interviste mostra una netta differenza tra edicole e librerie. Le librerie hanno infatti saputo sfruttare al meglio il sussidio delle nuove tecnologie, mentre le edicole hanno subito un calo, probabilmente dovuto anche ai generi maggiormente letti dalle nuove generazioni, e il loro cliente tipo rimane l’adulto medio, forse perché i giovani preferiscono perdersi nei mondi immaginari dei libri piuttosto che confrontarsi con la realtà dei quotidiani, o perché considerano il giornale un mezzo d’informazione che non riesce a rivolgersi a loro. Entrambe però devono continuare a tenere testa alle novità tecnologiche, difendendo a spada tratta la tradizione, ma senza far mancare un pizzico di innovazione.
Abbiamo appreso con piacere che sono molti i giovani di Ladispoli che frequentano le librerie, e invitiamo i lettori a frequentare altrettanto assiduamente anche le edicole del nostro territorio, che da sempre offrono piacevoli spunti per approfondire ogni argomento.
Speriamo che siano sempre di più le persone che scelgono di uscire e andare a fare quattro passi per comprare un buon libro, o un giornale.

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