La Professoressa Daniela Zanardelli e la professoressa Raffaella Del Re hanno pensato che fosse opportuno assegnare a me il compito di scrivere un articolo che tratta un argomento che mi sta molto a cuore. Cos’è un limite? È un confine che limita o una soglia che apre?
Cos’è un limite? È un confine che limita o una soglia che apre?
Il limite è come una medaglia, ha due risvolti. La maggior parte delle volte si pensa che il limite sia un confine, un ostacolo che non si può superare.
Tuttavia è anche una soglia che apre a nuovi orizzonti e possibilità: tutto dipende da come una persona voglia affrontare e percepire il limite che gli si presenta davanti. Da qui deriva la decisione di accettare o meno di fare i conti con i propri limiti. Il mio cammino di vita ha sempre avuto un protagonista, la mia disabilità.
Questa convivenza è stata spesso conflittuale, ma non per questo mi ha impedito di realizzare me stessa, o meglio quella che sono oggi.
Negli anni mi sono trovata spesso ad arrivare sull’orlo: non mi accettavo, non per il giudizio altrui ma a causa del mio più grande nemico: ME STESSA.
Crescendo ho capito, grazie alle esperienze di vita, che le debolezze che ho sono in realtà i miei più grandi punti di forza. Nello specifico, ho dovuto affrontare un intervento chirurgico molto delicato, e durante il periodo post operatorio mi sono trovata a dover fare i conti con me stessa e con le mie fragilità, ma scoprendo anche di avere una grande forza interiore che mi ha fatto accettare la mia situazione e andare avanti con positività.
Un altro aspetto importante nella strada intrapresa sul limite è il riconoscimento di esso e di conseguenza la consapevolezza di ciò che si è, di ciò che vogliamo essere e come vogliamo agire.
Parlando di me stessa, il limite è la mia condizione fisica che è stata sicuramente anche un ostacolo mentale, anche se talvolta ha rappresentato l’elemento che mi ha fatto andare avanti e crescere.
Portando la mia storia, vorrei farvi capire che tutto dipende da noi, che noi siamo i padroni di noi stessi. Il limite può essere tutto: elemento negativo, cioè un confine che limita, o un elemento positivo, cioè una soglia che apre.
Spesso non ci accorgiamo di questo perché siamo abbattuti o impauriti dall’idea di fallire o dal giudizio altrui, e questo non ci permette di essere noi stessi.
La società attuale ci porta a cercare continuamente l’approvazione degli altri per sentirsi parte integrante di un gruppo ed essere accettati, ma questo, a volte, va a discapito della propria personalità e identità.
Infine, il mio limite, oltre a farmi crescere, mi ha dato una qualità in più. Una sensibilità diversa, più profonda; l’empatia, il saper riconoscere e comprendere chi ho intorno a me.
Ti ringrazio per le parole di questo tuo articolo, sono illuminanti per il cammino di ciascun essere umano.
Grazie mille Prof💕