In occasione dell’edizione 2023 del Global Citizens Model United Nations (GCMUN), sei studenti del nostro liceo, accompagnati dalla professoressa Emanuela D’Agostino, sono partiti alla volta della Grande Mela per mettersi alla prova in una simulazione dell’assemblea generale delle Nazioni Unite.
La simulazione, tenutasi in tre giorni, ha impegnato i ragazzi non solo durante la settimana a New York, ma anche nei mesi precedenti. Infatti il livello di preparazione richiesto è stato decisamente elevato, poiché alla simulazione hanno partecipato più di 3000 ragazzi e ragazze provenienti da tutto il mondo. Ogni delegato si è quindi dovuto accuratamente preparare su un topic prestabilito che sarebbe stato discusso in commissione, con lo scopo di impersonare un vero e proprio delegato e di produrre una risoluzione da far votare durante la General Assembly, svoltasi proprio nel Palazzo di Vetro, quartier generale dell’ONU.

L’ambientazione stessa ha contribuito a far percepire l’importanza della simulazione, imperdibile opportunità per confrontarsi su tematiche di politica internazionale, affinare le competenze di lingua inglese e di public speaking, ma soprattutto comprendere in cosa consista il lavoro di un delegato, ovvero in dialogo e confronto. Inoltre sono stati ospiti dell’evento personaggi di importanza internazionale, come delegati del Consolato Generale Italiano e della Missione Permanente Italiana presso le Nazioni Unite, ma anche Martin Luther King Junior III, che in un coinvolgente discorso ha ricordato il fondamentale lavoro dei genitori nella lotta per i diritti civili e il ruolo centrale delle nuove generazioni nelle battaglie presenti e future.

L’ultimo step della simulazione è stato quando lo staff, composto in gran parte da giovani studenti proveniente dalle più prestigiose università del mondo (tra cui Harvard), ha consegnato i premi e le menzioni d’onore per delegati e delegazioni. Il Liceo Pertini ha meritato ben quattro menzioni d’onore individuali e un premio come miglior piccola delegazione.
Oltre all’esperienza altamente formativa della simulazione, i ragazzi e le ragazze del nostro liceo hanno avuto l’irripetibile occasione di visitare la grandiosa area metropolitana di New York, alloggiando nei pressi di Times Square e facendo tappa a China Town e Little Italy, passando a visitare il MET e il Museum of Natural History.

Ma sentiamo ora le parole di alcuni studenti:
Carlo Cariello: “È stata un’esperienza fantastica su tutti i fronti; se dovessi nominare qualcosa che mi ha colpito particolarmente, probabilmente non lo farei perché tutto ciò che abbiamo, in quegli otto giorni, è stato fantastico, ma allo stesso tempo formativo. Sono contento di questa esperienza perché è stata una grande opportunità di fare nuove conoscenze, di mettermi in gioco davanti a molte persone e soprattutto di migliorare si a dal punto di vista linguistico, sia per quanto riguarda le conoscenze. Consiglio il MUNER a tutti e spero vivamente di poter ripetere quest’esperienza un giorno.”
Elisa De Angelis: “Oltre al progetto in sé, quello che ha reso indimenticabile l’esperienza sono state le persone, a partire dai tutor e dagli accompagnatori, validi punti di riferimento, a seguire compagni italiani, estremamente professionali e collaborativi, e i colleghi americani e giapponesi, che hanno appassionatamente condiviso la loro cultura con noi, e persino i passanti si sono mostrati molto affabili e disponibili. Non dimenticherò niente di questa esperienza.”
“Roberta Fagioli: Gli otto giorni trascorsi a New York sono stati memorabili. Ho avuto la possibilità di imparare divertendomi, parlando con i miei coetanei, italiani e non, esercitando le mie capacità linguistiche. Attraverso questa esperienza ho avuto l’occasione di spingermi oltre i miei limiti, ho avuto l’onore di visitare una delle metropoli più importanti al mondo, e l’opportunità di interpretare, per qualche giorno, il ruolo di un vero delegato delle nazioni unite. Consiglio questa esperienza a tutti i giovani ragazzi e ragazze che hanno voglia di imparare divertendosi, perché senz’altro arricchisce non solo il vostro bagaglio culturale, ma anche quello personale.”