Il film, prodotto da Sky Italia e Magnitudo Film e diretto da Jesus Garces Lambert, ripercorre la vita di Caravaggio alla scoperta dei luoghi che lo hanno ospitato e delle grandi personalità che lo hanno incontrato.
La voce di Manuel Agnelli esprime i tormenti del geniale artista lombardo, deducibili dalle opere analizzate e commentate da Mina Gregori – Presidente della Fondazione degli Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi -, dalla dottoressa Rossella Vodret, curatrice della mostra “dentro Caravaggio” a Milano, e dal professore Claudio Strinati, storico dell’arte ed esperto sul Merisi.
Grazie alla recente scoperta di alcuni documenti, la pellicola traccia i passi del pittore, alla scoperta dei suoi incontri e delle problematiche che hanno notevolmente influenzato la sua arte. I capolavori mostrati sono oltre 40, e, attraverso l’uso di elaborate tecniche grafiche, lo spettatore ha la possibilità di osservare e – per così dire – toccare i dettagli pittorici che testimoniano la sua perizia.
L’animo tormentato dell’artista viene mostrato anche attraverso scene fotografiche e simboliche, accompagnate dalla narrazione di Manuel Agnelli. Queste rievocano la necessità di libertà e di fuga, il senso di oppressione, la lotta contro passioni dirompenti e contrastanti, tutti sentimenti legati al carattere burrascoso e indomabile di Caravaggio.
L’ambientazione varia a seconda degli spostamenti dell’artista: dapprima Milano, poi Firenze, Roma, Napoli e infine Malta. Circa la morte del Merisi, non viene tuttavia citata la possibilità che esa sia avvenuta a Palo Laziale a causa di un assassinio – come pare emergere da uno studio del professor Pacelli – invece che a Porto Ercole per una malattia.
L’esperienza diviene, in definitiva, una scoperta non solo delle opere e della vita di Caravaggio, ma anche un viaggio nella sua interiorità e nei suoi tormenti. L’uditorio viene coinvolto anche emotivamente ed entra in intimo contatto con l’artista.
Fonte: Immagine in evidenza