Babbo Natale arriva sempre in anticipo

Un calendario prenatalizio scandito da saldi e vendite

Tempo di addobbi e decorazioni per la maggior parte di noi e, mentre i più rigorosi hanno aspettato l’8 dicembre per tirare fuori dagli scatoloni l’albero di Natale e il presepe, negozi e piazze si sono illuminati di festoni luccicanti e colorati da circa un mese e mezzo.

Ebbene sì, anche quest’anno, come nei precedenti, il caro e vecchio Babbo in rosso ha bussato prima del previsto alle nostre porte, superando di gran lunga ogni suo record: è Natale già da metà ottobre.

Lucine pendenti dalle insegne dei centri commerciali quasi come se piovessero dall’alto tutti i desideri riposti nelle letterine, vetrine che si sono tinte di rosso-oro subito dopo Halloween, quasi come se non esistessero altri colori, pubblicità ed enormi cataloghi sul regalo perfetto a un ottimo prezzo.

Parola d’ordine: saldi. Comprare e vendere l’essenziale o qualcosina di più per una festività che solo ora sembra essere vicina. Prima era Natale per chiunque si guardasse intorno, ma non lo era per chi, chiudendo gli occhi, respirava un’atmosfera falsata da un eccessivo consumismo.

Questo è il punto. La perdita del vero spirito natalizio a favore dello sconto del 30% o più.

Sono finiti i tempi delle tombolate in famiglia, delle partite a carte e dell’aspettare la mezzanotte prima di scartare i regali. Conclusi anche i bizzarri karaoke in cui sicuramente qualcuno avrebbe perso l’udito e scomparse le rumorose e lunghe tavolate di parenti pronti a spettegolare su quel cugino che proprio non si sopporta.

Biscotti e decorazioni natalizie

Il massimo che si fa è controllare le notifiche dello smartphone tra una portata e l’altra e se, nel frattempo, l’albero dovesse prender fuoco potrebbe anche non accorgersene nessuno.

“Reso facile, rimborso veloce anche a Natale”

“Sconti su sconti: offerte per risparmiare questo Natale”

Sono questi i titoli più gettonati per le pagine web dei grandi negozi online. E nel frattempo c’è chi, deciso a evitare le file chilometriche tipiche del prefestivo, si sbizzarrisce molto tempo prima a ordinare pacchetti di ogni tipo.

Anche nel mondo dei social si sente spesso parlare di questa tendenza a voler far durare in eterno il periodo natalizio. Rudy Zerbi, un personaggio televisivo e produttore discografico italiano, ha lanciato sul suo profilo Instagram l’hashtag #Nataleresisti dove migliaia e migliaia di italiani hanno pubblicato foto e video di decorazioni o comunque cose che rimandassero alla festa più amata di sempre, nonostante fosse ancora piena estate.

Siamo sempre più presi, troppo concentrati su noi stessi per capire che, oltre a noi, c’è un mondo pieno di magia. Ed è proprio a questo che serve il Natale: a farci conservare una piccola dose di fiducia nel futuro, di gioia e condivisione, un senso di appartenenza che purtroppo non sentiamo più.

Si arriva alla festività già stanchi di tutto, con il Jingle bells che risuona in testa come l’ultimo tormentone estivo e con gli occhi esausti di vedere luci ovunque e alte piramidi di pandori e panettoni in vendita già da oltre un mese a prender polvere nei supermercati.

Con l’arrivo anticipato del clima natalizio si è perso il senso di meraviglia che ha sempre caratterizzato questa festa.


L’unico vero augurio, al di là del classico “anche a te e famiglia”, quest’anno dovrebbe essere auspicare al prossimo di vivere appieno questo periodo, come qualcosa che scombussola una routine fin troppo monotona e non come l’inevitabile stress del “cosa gli regalo quest’anno?!” e del “che giorno iniziano i saldi?”

Perché, in fondo, se lo straordinario resta in vigore troppo a lungo, rischia di divenire ordinario.

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