Salone dello Studente: un’opportunità per comprendere sé stessi

“Voi sbagliate a porvi la domanda: non dovete chiedervi che lavoro volete fare, ma piuttosto: cos’è che mi riesce facile fare e che mi dà piacere? Sono sicura che vi stupirete scoprendo quanto sia lunga la vostra lista”. È ciò che ci ha detto Concetta Mercurio, docente di Sociologia del lavoro e tutor per l’orientamento presso l’Università degli Studi “Guglielmo Marconi”. Insieme all’UniMarconi sono state molte le università che in occasione del Salone dello Studente 2023 hanno messo a disposizione figure specializzate nell’orientamento che aiutassero a rispondere alla domanda più difficile per gli studenti: cosa fare dopo il liceo?

Il Salone dello Studente, tenutosi a Roma dal 17 al 19 ottobre e giunto quest’anno alla sua 33esima edizione, è un tour di eventi in giro per l’Italia, sia online che in presenza. È pensato per il mondo della scuola, per mettere in risalto la ricchezza delle offerte formative, del futuro e dei servizi dedicati ai giovani. L’evento è completamente dedicato all’orientamento accademico e professionale post-diploma. All’interno del Salone si trattano temi come le competenze trasversali e l’orientamento alla scelta, per accompagnare i giovani verso il proprio futuro e guidarli verso una scelta ponderata.

Come tutti gli anni, gli stand presenti spiccavano non solo per quantità, ma anche per qualità e varietà. Oltre alle università di Roma come La Sapienza, Tor Vergata e Roma Tre, hanno partecipato, fra le altre, importanti università telematiche quali UniMarconi e Pegaso. Erano diversi inoltre gli atenei non solo al di fuori del Lazio, come l’università di Siena e la Scuola Internazionale di Ottica e Optometria di Firenze, ma anche internazionali, come L’Università della Svizzera Italiana e L’université de Montréal. A rappresentare il settore artistico ci hanno pensato invece la NABA (Nuova Accademia delle Belle Arti) e il Quasar Institute for Advanced Design. Era inoltre presente il Centro per l’Impiego della regione Lazio, lo “Spazio Io Lavoro”, che guida i ragazzi fornendogli percorsi personalizzati, sviluppati sulla base delle effettive competenze e aspirazioni.

Un valore aggiunto lo hanno rappresentato sicuramente i tutor orientatori, che si occupano di favorire l’orientamento dei giovani, in linea con le rispettive capacità e interessi, tenendo conto del percorso di studi svolto e delle possibilità offerte dal territorio. È qui che entra in gioco Concetta Mercurio. Quando l’abbiamo incontrata per un’intervista, ci ha ricordato che la scelta perfetta e senza errori non esiste, perché ognuna comporterà delle rinunce. La scelta della propria carriera accademica è dunque ricca di preoccupazioni, perciò per affrontarla al meglio è necessario esplorare e conoscere tre aspetti fondamentali: sé stessi, il mercato del lavoro e l’offerta formativa. 

Concetta Mercurio (da LinkedIn)

Dopo aver stilato una lista di ciò che vi appaga e che sapete fare bene, provate a collegare ad ognuno dei talenti delle attività lavorative in cui immaginate di esprimerli, sforzandovi di calarvi nel mercato del lavoro. L’obiettivo è di trovare qualcosa che a fronte di un compenso, sia per voi un piacere, quasi un hobby a tempo pieno, e non un lavoro stressante. Una lettura che vi può aiutare in questa difficile scelta è sicuramente l’articolo di Concetta Mercurio “Quale scelta dopo il diploma? L’orientamento oltre ogni ragionevole dubbio” sul blog alumni UniMarconi, che ha aiutato anche me durante la stesura di questo articolo.

La scelta del proprio percorso dopo il liceo non è facile, e si è spesso soggetti a timori e aspettative, ma eventi come il Salone dello Studente e le figure dei tutor orientatori ci mettono a disposizione uno strumento in più per fare chiarezza in mezzo a questo groviglio di  dubbi.

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