Hayez a Torino, genesi di un’opera d’arte

Si concluderà il primo di ottobre la mostra intitolata Hayez, l’officina del pittore romantico, inaugurata il 17 ottobre alla GAM di Torino. La mostra è composta da oltre 100 opere realizzate dal famoso artista veneziano, tra cui quadri molto importanti come L’ Angelo annunziatore e Ritratto di Carolina Zucchi a letto.

Autoritratto a 71 anni

L’artista

Nato da una muranese e un da un pescatore originario di Valenciennes, Francesco Hayez nacque a Venezia il 10 febbraio 1791. Della sua infanzia non sappiamo molto: le informazioni che abbiamo ci sono state tramandate direttamente dal pittore stesso grazie alle sue Memorie. Passò la prima fanciullezza nella povertà, per poi finire sotto le cure degli zii materni, borghesi agiati di Milano. Fu proprio lo zio, Francesco Binasco, a intuire il suo talento per la pittura e ad affidarlo alle lezioni di Francesco Maggiotto. In seguito, frequenterà le lezioni di disegno alla Nuova Accademia di Belle Arti di Venezia. Dal 1809 al 1814 risiederà a Roma, frequentando i salotti dell’epoca e realizzando opere su commissione, come Ulisse alla corte di Alcinoo e Rinaldo e Armida. Torna a Milano nel 1820 e frequenta personaggi di spicco, tra cui Alessandro Manzoni. Si guadagnando la stima dello scrittore con una tela dedicata alla tragedia manzoniana Il conte di Carmagnola. A quel periodo risalgono quadri come Pietro Rossi, esposto all’Accademia di Brera; L’addio di Ettore e Andromaca, Catmor e Sulmalla e Bagno di Ninfe.

Nel 1850 riceve il prestigioso ruolo di Direttore dell’Accademia di Brera, mentre nel 1856 realizza la sua opera più famosa, Il Bacio, dipinto nel 1856 su commissione del conte Alfonso Maria Visconti di Saliceto. Il quadro servì a incoronarlo come il più grande pittore romantico italiano. Morirà a Milano il 12 febbraio 1882, a 91 anni. Le sue spoglie verranno tumulate nel Cimitero Monumentale di Milano.

Ritratto di Carolina Zucchi (1825)

La mostra

Diviso in 10 sezioni, il percorso espositivo ripercorre tutta la carriera artistica di Hayez fin dai primi esordi, includendo il periodo a Roma e l’amicizia con Canova, fino al successo milanese rappresentato da 100 opere, inediti, bozzetti e stesure iniziali. Tra i quadri più famosi si ricordano La Meditazione, L’accusa segreta e Il consiglio della vendetta. Una sezione a parte è dedicata ai disegni della Sete dei Crociati, la sua opera più monumentale e ambiziosa, realizzata tra il 1833 e il 1850, che dopo la mostra sarà conservata al Palazzo Reale di Torino. La bellezza della mostra consiste ne fatto che non si limita a rappresentare il virtuosismo dei dipinti, ma presenta anche tutto il lavoro preliminare dietro ognuno di essi, realizzando così una perfetta cronistoria artistica del pittore. L’opera finale viene contrapposta agli schizzi, ai pensieri e agli studi, che molto spesso sono solo appunti veloci, e schizzi realizzati sul momento.

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