Le strategie di marketing online: il “clickbait”

“Ecco il video che ha commosso il web“, “Non indovinerai mai cosa è capitato a quest’uomo!“, o ancora “Incredibile! Ecco cosa hanno scoperto“: chi di noi non ha mai incontrato questo genere di titoli durante la navigazione? Si tratta di “clickbait” (letteralmente “esca da click”), una strategia di marketing consistente in un contenuto web spesso di carattere non veritiero e il cui scopo è di attirare il “click” del maggior numero di persone, per generare rendite pubblicitarie.

Questo genere di strategia si avvale sempre di titoli “strillati”, che fanno leva sulle emozioni di chi legge; troviamo infatti testate accattivanti che portano a cliccare su link che forniscono fake news. Queste, condivise sui social network, generano così disinformazione, oltre ai già citati proventi pubblicitari e guadagni.

I fattori più comuni che inducono a cliccare su un titolo clickbait: al primo posto risultano essere gli elementi che possano creare stupore, all’ultimo notizie che riguardino gli animali.

Una delle principali piattaforme online su cui gli utenti sfruttano a loro vantaggio il clickbait è Youtube. Per aumentare il numero di visualizzazioni di un video, ad esempio, utilizzano un titolo che provochi lo stupore o la curiosità dello spettatore, e che molte volte non è inerente al contenuto dello stesso; oppure pubblicano, come anteprima del video, un fotogramma, spesso dalla dubbia interpretazione, e dunque attraente, che ha gli stessi fini del titolo.

Anche giornali e siti d’informazione, per rendere appetibili i propri articoli, si servono di tale strategia, venendo meno così ai doveri propri del giornalista, tra cui vi è la necessità di diffondere notizie vere. inoltre, perseverare con l’uso del clickbait potrebbe avere effetti negativi sulla reputazione di una testata giornalistica.

C’è un altro fattore, però, che incide sul successo del clickbait e la conseguente diffusione di notizie false, ovvero la pigrizia “cerebrale” del lettore; questa porta, infatti, a non visualizzare interamente il contenuto del link o addirittura a non aprirlo proprio, e alla diretta condivisione, dettata dall’ “istinto emotivo” dell’utente.

Perciò, sta solo a noi, a questo punto, valutare col nostro buon senso la veridicità di una notizia e fare attenzione a non diffondere fake news ed incomprensione, in questa vasta “giungla” che è il web.

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