“Intuì che quella creatura non era fatta per le sordide realtà. La baciò su una guancia, il più possibile vicino alle labbra, col desiderio appassionato di rimanerle eternamente accanto per proteggerla dalle ombre. Odorava di erbe e aveva la pelle fresca. Seppe che amarla era il suo destino inesorabile”.

Tre parti, tre concetti chiave: un’ altra Primavera, le Ombre e la dolce Patria. Un amore tenero e delicato, talvolta ostacolato, cui fa da sfondo la terribile realtà della dittatura. Due giovani ragazzi che scoprono a poco a poco le ombre del regime totalitario.  

Questi sono gli ingredienti che Isabel Allende ha utilizzato per la creazione di un romanzo, basato su una vicenda realmente accaduta,  che parla di Irene – promessa sposa al capitano Gustavo Morante- e Francisco, laureato in psicologia ma che si trova costretto, per mancanza di lavoro, a dedicarsi alla fotografia. I due giornalisti indagano sulla scomparsa di Evangelina Ranquileo – una ragazza cui sono attribuiti poteri taumaturgici – affrontando realtà occultate e sconosciute che metteranno in pericolo la vita di tutti i personaggi.   

Durante la lettura sono molte le domande che sorgono spontanee: cosa ne è stato di Evangelina? Riusciranno i protagonisti a ricostruire la vicenda e ad evitare i pericoli e le insidie poste sul loro cammino? Le Ombre prevarranno?

Una lettura scorrevole, ricca di particolareggiate descrizioni del variegato paesaggio cileno, accompagna il lettore alla scoperta di un mistero oscuro. Ogni personaggio, dalla presuntuosa Beatriz Alcàntara allo stravagante professor Leal, descriverà concezioni diametralmente opposte, incarnando un diverso modello di vita ed insegnando valori come la perseveranza, l’altruismo, la necessità di ottenere giustizia e pari dignità. Il libro, il cui titolo originale è De amor y de sombra, è stato scritto nel 1984, mentre l’autrice era in esilio in Venezuela. Oggi è edito da Feltrinelli anche in versione tascabile. Nel 1994 ne fu tratto l’omonimo film, diretto da Betty Kaplan e interpretato, fra gli altri, da Antonio Banderas e Jennifer Connelly.